In biologia, con il termine evoluzione, si intende il cambiamento, all' interno di una popolazione, delle caratteristiche ereditabili col passare delle generazioni. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l'altra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare un cambiamento sostanziale nella popolazione, attraverso i fenomeni di selezione naturale e deriva genetica, fino all' emergenza di nuove specie.
Tutti gli esseri viventi sulla Terra condividono un antenato comune : questo è testimoniato dalle somiglianze tra i diversi organismi oggi viventi (ad esempio la stessa struttura del DNA, lo stesso codice genetico, gli stessi amminoacidi) e dalla paleontologia. Ciò era stato ipotizzato dallo stesso Charles Darwin, nella sua visione dell' albero della vita.
L'evoluzione delle specie è uno dei pilastri della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali, è riconducibile appunto all'opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell'evoluzione della vita sulla Terra. Ha trovato un primo riscontro nelle leggi di Mendel sull'ereditarietà dei caratteri nel secolo XIX, e poi, nel XX, con la scoperta del DNA e della sua variabilità. Se i princìpi generali dell'evoluzione sono consolidati presso la comunità scientifica, i suoi dettagli sono ancora ampiamente dibattuti, e costituiscono un campo di ricerca estremamente vitale.
La definizione del concetto di evoluzione ha costituito una vera e propria rivoluzione nell'intera tradizione scientifica occidentale, esercitando anche importanti ricadute in ambito filosofico e ispirando numerose teorie e modelli in vari ambiti della conoscenza.
Copyright 2024 puzzlefactory.com Tutti i diritti riservati.